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Per Aspera Ad Veritatem n.18
IN QUESTO NUMERO


L'anno accademico 2000/2001 della Scuola di Addestramento del SISDe è stato ufficialmente aperto, alla presenza del Ministro dell'Interno Enzo BIANCO, lo scorso 29 novembre. L'occasione, che si ripete con cadenza annuale, costituisce sempre un momento particolarmente significativo di riflessione sul tema dell'intelligence e sulla correlata necessità che la formazione permanente degli appartenenti al Servizio assicuri la piena sintonia con l'evoluzione culturale e sociale del nostro Paese, per coglierne appieno gli aspetti problematici rilevanti sotto il profilo della sicurezza nazionale. In tal senso, il corpo dei docenti della Scuola e le numerose personalità che di volta in volta intervengono nell'ambito di conferenze e seminari assicurano quella competenza professionale specifica e il pluralismo culturale indispensabile, per coloro che operano nel campo della tutela della sicurezza, al fine di bene adempiere al compito delicato di salvaguardia di essenziali valori costituzionali. La prolusione, tenuta quest'anno dall'Ing. Elio CATANIA, Presidente e Amministratore delegato dell'IBM Italia, conduce non a caso direttamente verso Internet e le enormi e complesse modificazioni con le quali istituzioni pubbliche e private sono chiamate in questo momento storico a confrontarsi.
Il tema del terrorismo costituisce un altro importante elemento di riflessione sul quale questo numero della Rivista desidera richiamare l'attenzione dei lettori. Su questioni delicate e scottanti dell'attualità si sofferma Maurizio LAUDI, Magistrato in prima linea, nell'intervista di apertura dedicata al versante interno del fenomeno. Ma il tema ritorna, nella sua prospettiva internazionale, anche nell'articolo di Igor MAN, pubblicato in Parte Prima, che si addentra con l'acutezza dell'esperto nella polveriera mediorientale, da sempre e soprattutto di recente luogo elettivo di movimenti radicali e fondamentalisti, per alcuni dei quali la scelta terroristica rappresenta un'opzione strategica. Il contributo di Valeria PIACENTINI, nella stessa Parte, è pure utile a fornire un quadro d'insieme dei sensibili equilibri politici dell'area, le cui modificazioni hanno un peso importante in una situazione altamente instabile. L'argomento è sviluppato anche nell'interessante volume di Edgar O'BALLANCE, recensito in Parte Quinta, che analizza in particolare il ruolo di alcuni Stati nel sostegno alle organizzazioni terroristiche. Altri documenti sono peraltro dedicati agli sforzi che i diversi paesi e la comunità internazionale portano avanti per contenere gli effetti destabilizzanti della violenza indiscriminata. La Gran Bretagna, che da molti anni si confronta con problemi assai rilevanti di terrorismo interno e internazionale, ha emanato una nuova legge (Terrorism Act, pubblicato in Parte Terza) che consentirà, negli auspici del Parlamento, un'adeguata azione di contrasto pur nell'ambito del rispetto dei fondamentali principi di tutela dei diritti dell'uomo. Il dibattito che ha preceduto l'approvazione della legge è stato piuttosto acceso, e varie organizzazioni umanitarie, tra le quali Amnesty International, non hanno mancato di far sentire la propria voce al fine di influenzare la discussione in Parlamento. Ma anche le Nazioni Unite sono impegnate con continuità per dotare la Comunità Internazionale di strumenti atti a vincolare gli Stati al rispetto di regole comuni per contrastare il fenomeno. Ne è un esempio la Convenzione internazionale per la repressione del finanziamento del terrorismo, attualmente aperta per la firma degli Stati che vi aderiranno, che rappresenta solo un primo passo per un documento più ampio ed esaustivo sul tema generale del terrorismo, già in corso di elaborazione.
Le questioni della riservatezza e del segreto, snodo fondamentale dell'attività di intelligence, necessitano, nella nuova società dell'informazione, di una ridefinizione in termini di principi, valori e norme. La Rivista si è occupata spesso di questo argomento, e questo numero pubblica la terza sentenza della Corte Costituzionale pronunciata di recente sul conflitto di attribuzione tra il Presidente del Consiglio dei Ministri e l'Autorità Giudiziaria bolognese, relativamente ad una vicenda ben nota ai lettori. In tale contesto, in particolare al fine di promuovere modifiche alla vigente normativa sul segreto di Stato, si muove la recente proposta di legge, pubblicata in Parte Seconda, che presenta come primi firmatari gli on.li BIELLI e LEONI.
La vicenda della giurisdizione nel cyberspace e, più in generale, delle attività illegali che si svolgono sulla Rete e di quali controlli possano essere messi in atto è, come è noto, aperta e controversa.
Il Tribunale di Parigi ha emanato nello scorso novembre una importantissima decisione nei confronti di uno dei più noti portali americani, con rilevanti profili sanzionatori, nell'ambito della repressione della propaganda filonazista. Ne pubblichiamo il testo in questo numero, convinti che tale atto costituisca un passo fondamentale in direzione dell'auspicata regolamentazione uniforme dei tanti problemi legati all'utilizzo di Internet.
Tra la documentazione, è anche possibile consultare, come di prassi, la Relazione semestrale del Governo sulla politica informativa e della sicurezza. Si tratta di un documento che riassume una funzione molto importante di raccordo tra l'Esecutivo e il Parlamento, su temi che, per loro natura, rivestono un rilievo istituzionale che riguarda la Comunità nel suo insieme.
Nello scorso dicembre è stata approvata a Nizza, nell'ambito dell'Unione Europea, la Carta fondamentale dei diritti. La Rivista ne pubblica il testo, in lingua italiana e in lingua inglese, nella Parte Terza. Il documento, che per ora ha significato prettamente politico, è assai importante per ciò che può rappresentare in termini di prodromi di una Costituzione europea.
La Parte Quarta è dedicata al sistema di intelligence in Danimarca. Come tutti i paesi dell'area scandinava e baltica, compiti di law enforcement e intelligence convivono nell'ambito della medesima struttura ordinamentale.
La parte delle recensioni si apre, questa volta, con un'intervista a Dario BIOCCA. Insieme a Mauro CANALI, è l'autore di una indagine storiografica che ha portato ad individuare quale informatore della polizia politica fascista il famoso scrittore Ignazio SILONE. Chi ha seguito il dibattito culturale degli ultimi mesi ben sa come assai controversi sono stati i commenti a tali rivelazioni. Per conoscere tutte le difficoltà incontrate dallo storico nel lavoro di ricerca, sono state rivolte alcune domande che speriamo incontrino l'interesse dei nostri lettori. Altri volumi interessanti sono segnalati nella stessa parte. Tra questi, ci piace indicare quello di STAFFORD, sui rapporti tra Churchill e il Secret Service, quello di BOVE' e DUFOUR, una sorta di manifesto dei movimenti antiglobalizzazione e infine, l'interessante intervista del Presidente della Commissione Stragi, Giovanni PELLEGRINO, contenuta nel volume Segreto di Stato. Speciale interesse riveste anche il saggio recente di SARTORI, sul tema assai discusso dell'immigrazione e delle nuove società multietniche.
Il numero si chiude con le Curiosità Storiche. Questa volta presentiamo lo stralcio di un bel volumetto di Aldo DE MEI che racconta una storia di spionaggio nell'Italia del Seicento. Potrà stupire come, anche da una piccola città del reatino, com'è Amatrice, potesse costruirsi un tassello significativo della lotta tra la parte filo-spagnola e quella filo-francese che all'epoca si contendevano l'egemonia nei diversi Stati della penisola.



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